Monte d’Ugni, Cima Martellese, Cima Forcone
giro ad anello
da Palombaro per il Fosso la Valle (chiamato anche Vallone di Palombaro o Vallone d'Ugni)
ritorno per la sterrata
Introduzione:
Gli itinerari che salgono sulle cime più alte della Majella, da qualsiasi versante si parte, sono tutti lunghi e faticosi, anche questa salita non fa eccezione. Conviene programmare l’escursione in una giornata meteo ottima e con previsioni di stabilità da qualche giorno precedente a qualche giorno successiva a quella stabilita per la gita. Di solito in questo lato della Majella, direttamente collegato al mare, la nebbia è assai frequente, conviene partire la mattina presto in modo da non rischiare di arrivare in vetta senza poter vedere nulla, o peggio, dover rinunciare all’ultima parte del percorso.
Tempo dell'anello: 10 ore - ascesa 1600 m - Km 25 - Traccia GPX
Cartine di riferimento:
“CARTA DEI SENTIERI - GRUPPO DELLA MAJELLA - CLUB ALPINO ITALIANO - Sezione di Chieti - scala 1:25.000” Attenzione; molti sentieri segnati non corrispondono a quelli reali sul campo.
"Parco Nazionale della Majella" - carta escursionistica - scala 1:25.000 - Foglio Nord e Foglio Sud
Nota:
La vecchia cartina del CAI di Chieti riporta i sentieri con una denominazione differente da quella che si trova attualmente (anno 2017) sulla mappa del Parco Nazionale della Majella. Quindi al sentiero P1-6A corrisponde il G5, al sentiero U3-6 corrisponde per piccoli tratti il G4, il sentiero F3-7var è stato eliminato
Percorso auto:
Dall’Autostrada A25 Roma-Torano-Pescara (Strada dei Parchi) si esce al casello di Sulmona-Pratola Peligna e si seguono le indicazioni per Campo di Giove, Stazione di Palena, Palena, Lama dei Peligni, Fara San Martino, Palombaro dove non mancano i posti per pernottare (Bed and Breakfast).
Dall’autostrada A14 Ancona-Bari si esce al casello Val di Sangro e si seguono le indicazioni per Bomba-Castel di Sangro-Roccaraso. Giunti al bivio per Casoli si gira per quest’ultima località, più avanti si trascura il bivio, a sinistra, che porta al paese e, superato il Fiume Aventino, al bivio successivo si gira a sinistra per Palombaro.
Da Palombaro per raggiungere lo sbocco del Fosso la Valle (chiamato anche Vallone di Palombaro o Vallone d’Ugni) si prosegue in direzione di Pennapiedimonte. Percorsi pochi chilometri, prima della frazione di Cantagufo (Tornelli) si imbocca a sinistra uno stradino asfaltato che sale ripido per un paio di chilometri fino ad un bivio dove vi sono cartelli escursionistici.
A sinistra si prosegue per la Grotta San Angelo, invece si va a destra, in piano, sullo stretto stradino asfaltato fino ad una curva a sinistra dove il fondo diventa cementato e la salita si fa ripidissima. Si parcheggia presso un’area di picnic duecento metri prima che la strada termina e inizia una carrareccia. Nello spiazzo boscoso dove si lascia l’auto c’è una fontana con rubinetto (acqua potabile), quota 740 m.
Descrizione:
A piedi si sale l’ultima ripidissima rampa di cemento fino a giungere all’inizio della strada sterrata. A sinistra parte il sentiero segnato dalla Forestale (segni verdi e gialli) che percorre il Fosso la Valle, quota 800 m, sentiero P1-6A (con la nuova segnaletica, ricognizione del 2017, il sentiero è diventato G5). La via segue sempre il fondo del vallone, si alternano tratti ripidi e brecciosi, tratti dal fondo erboso e tratti pietrosi.
L’ambiente è grandioso, ci si ritrova circondati da altissime pareti rocciose, ogni tanto si attraversano piccole macchie di bosco. Nei punti dove la valle si restringe si ha l’impressione che non ci sia possibilità di andare avanti, in realtà la valle serpeggia tra le torreggianti pareti. Il sentiero è segnato molto bene e la traccia è sempre evidente. Dopo un’ennesima ripida strettoia, a quota 1600 m circa, 2,30 ore dalla partenza, si esce dalla gola. Si continua a salire, sempre faticosamente, nella valle che ora è più larga e meno aspra e si incontrano i primi cespugli di pino mugo.
Si aggira, a destra, un enorme masso con a sinistra una “oscura” caverna dall’ingresso quadrato e si continua a salire sul costone che si ha di fronte a zigzag facendo un po’ di attenzione perché la traccia, per piccoli tratti, è nascosta dall’erba alta. Dopo alcuni traversi con larghe curve (il sentiero è meno evidente ma ci sono delle paline di legno e qualche piccolo ometto di sassi che lo indicano) si giunge alla sella a quota 2049 m, punto panoramico e indicato dai cartelli escursionistici, posti sul luogo, come Montagna d’Ugni (ottimo il panorama sulla Cima delle Murelle e Monte Acquaviva).
Qui giunge e termina la sterrata lasciata all’inizio del nostro percorso che percorreremo in discesa (sterrata di servizio utilizzata dalla Forestale, chiusa al traffico con sbarra e lucchetto). Pochi metri prima di raggiungere la quota 2049 m sulla destra c’è il piccolo Rifugio Martellese, quota 2035 m, chiamato anche Rifugio d’Ugni II. Tempo di salita dall’uscita dal canyon 1 ora. Tempo totale di salita 3,30 ore - ascesa 1300 metri - Km percorsi 4,8.
Chi non vuole accontentarsi di aver raggiunto la quota 2049 m della Montagna d’Ugni ma vuole toccare la cima vera e propria (quota 2093 m), che si trova dietro al Rifugio direzione Nord, non deve far altro che cercarsi la via migliore zigzagando tra la fitta mugheta. Comunque non esiste nessun sentiero o traccia di sentiero e non ha alcun senso arrivare sulla massima quota completamente coperta dall'impenetrabile vegetazione e per giunta vietata al transito "umano" dall'Ente Parco della Majella. Il panorama dalla cima è praticamente nullo perché si è sommersi da questa fastidiosa vegetazione. Tempo tra a/r 1 ora - ascesa 60 metri - Km 1 (il tempo di salita dal rifugio è indicativo, dipende dalla crescita della vegetazione che potrebbe nascondere anche le piccole tracce di sentiero ai piedi della montagna).
Ritornati a quota 2049 m guardando verso Sud si nota la cima di quota 2259 m del Martellese e verso sinistra (Sud-Est) la quota di 2240 m del Monte Forcone separati da una sella. E’ da notare che la Cima Martellese, vedendola da quota 2049 m, presenta la parte alta del suo costone Nord libero da vegetazione ma sul campo, non ho trovato nessun passaggio tra i pini mughi che si trovano lungo la cresta, impossibile “sfondare” la barriera della mugheta. Quindi tutta la zona è ricoperta da questi arbusti contorti e molto flessibili e a prima vista si ha l’impressione che non ci siano sentieri, invece la mulattiera segnata sulla vecchia cartina del CAI di Chieti come F3-7var (variante) che attraversa il costone Sud-Est del Martellese esiste ed è libera dai pini mughi (purtroppo sulla cartina del Parco Nazionale della Majella Nord e Sud questa traccia è stata eliminata).
Per imboccarla, dai cartelli escursionistici si entra nel corridoio della mugheta fino a giungere a un bivio, si trascura il sentiero numero U3-6 diventato G4 (che va a destra, supera il versante Sud-Ovest e raggiunge la cresta Est della Cima delle Murelle) e si sale in direzione Sud per un dislivello di una ventina di metri seguendo il margine del bosco e degli ometti di pietra, a quota 2070 m circa sulla sinistra c’è il passaggio libero da vegetazione sopra detto (F3-7var).
Trovato il corridoio si sale velocemente a mezza costa fino a raggiungere la quota di 2150 m circa, qui si lascia la via andando a destra (Ovest), di solito la biforcazione è segnata da un ometto di pietra, si superano i pini mughi dove la linea di bosco è più sottile (circa 10 m da "sfondare") e si è fuori dalla mugheta sulla cresta Nord del Martellese. Si sale sul costone libero da vegetazione fino sulla cima, anche questa occupata dai pini. Ottimo panorama sulla Cima delle Murelle, sul Monte Acquaviva, sul Monte d'Ugni, sulle Gobbe di Selvaromana, sul Mare Adriatico (tempo di salita 50 minuti - ascesa 210 m).
Ritornati a quota 2150 m si riprende a salire lungo il varco tra i pini (sentiero F3-7var) fino a giungere sulla sella tra la quota 2259 m a Ovest (Martellese, appena raggiunta) e Cima Forcone 2240 m a Est. Dalla sella si sale lungo la cresta in direzione Est spostandosi a destra dove la vegetazione è meno compatta e il passaggio è più facile, aiutati anche da ometti di pietra in 10 minuti si raggiunge la vetta. Anche qui ottima la vista sul Monte Acquaviva, Cima delle Murelle e sulla Valle del Forcone. Dalla quota 2049 m del Monte d’Ugni per raggiungere il Martellese e Cima Forcone tra andata e ritorno si percorrono circa 3,5 Km - tempo 2 ore - ascesa 300 m.
Dopo una sosta al Rifugio Martellese o Ugni II (mantenuto molto bene, con scorta di legna e aperto) si torna all'auto passando per la strada sterrata lunga 15 Km (segnata sulla vecchia cartina del CAI come U3-6 e non segnata sulla mappa del Parco) ma meno aspra della discesa del Vallone di Palombaro.
Si lascia subito a destra il sentiero segnato G4 che aggira il Monte d'Ugni sulla destra, si scende dolcemente lungo la sterrata tra i pini mughi, si ritrova il sentiero G4 che corre per un tratto insieme alla strada e si continua fino a scorgere un fontanile nei pressi del Rifugio Montagna d’Ugni o Ugni I, quota 1863 m. Qui il G4 abbandona nuovamente la sterrata per scendere velocemente sul Colle Strozzi e il Bosco Vaduccio.
Per andare a curiosare si lascia momentaneamente la strada principale per seguire una sterrata secondaria che passa accanto al fontanile (dove non c’è acqua) e termina davanti al rifugio. Ritornati sulla via principale si continua a scendere fino a un tornante, quota 1860 m, qui c’è una fontana con rubinetto e si può fare rifornimento d’acqua. Sempre avanti si passa sotto impressionanti salti di roccia. A quota 1730 m, Km 4,4 dal Rifugio Martellese, i pini mughi lasciano il posto alla faggeta. Si scende lungamente, si trascura una stradina secondaria a sinistra con cartello escursionistico, e a quota 1150 m ci si ricongiunge al sentiero G4 che arriva da destra (da questo punto in poi il sentiero G4 non lascia più la sterrata).
Al bivio di quota 1138 m andando a destra, dopo 100 metri, si giunge presso un grosso recinto con cancello chiuso, dentro c’è un rifugio (Rifugio di Colle Strozzi). Ripresa la via principale dopo una serie di tornanti si giunge al punto dove la strada è chiusa da una sbarra con lucchetto. Ancora avanti e si perviene allo sbocco del Fosso la Valle dove ci si ricollega alla via d’andata e in pochi minuti si giunge all’auto.
Tempo di discesa 4 ore - Km totali percorsi 23 - ascesa 1600 m.
cartina
grafico altimetrico
001 - Gruppo Monte d'Ugni, Martellese, Forcone e Macirenelle
002 - la sterrata che sale sulla Montagna d'Ugni
003 - all'imbocco del Vallone di Palombaro
004 - sentiero P1 segnato dal Corpo Forestale dello stato che risale il Vallone la Valle
005 - risalendo il Vallone la Valle o Vallone d'Ugni o di Palombaro
006 - risalendo il Vallone la Valle o Vallone d'Ugni o di Palombaro
007 - risalendo il Vallone la Valle o Vallone d'Ugni o di Palombaro
008 - risalendo il Vallone la Valle o Vallone d'Ugni o di Palombaro
009 - risalendo il Vallone la Valle o Vallone d'Ugni o di Palombaro
010 - risalendo il Vallone la Valle o Vallone d'Ugni o di Palombaro
011 - risalendo il Vallone la Valle o Vallone d'Ugni o di Palombaro
012 - risalendo il Vallone la Valle o Vallone d'Ugni o di Palombaro
013 - risalendo il Vallone la Valle o Vallone d'Ugni o di Palombaro
014 - risalendo il Vallone la Valle o Vallone d'Ugni o di Palombaro
015 - risalendo il Vallone la Valle o Vallone d'Ugni o di Palombaro
016 - risalendo il Vallone la Valle o Vallone d'Ugni o di Palombaro
017 - risalendo il Vallone la Valle o Vallone d'Ugni o di Palombaro
018 - risalendo il Vallone la Valle o Vallone d'Ugni o di Palombaro
019 - risalendo il Vallone la Valle o Vallone d'Ugni o di Palombaro
020 - quota 1600 m, uscita dalla gola del Vallone d'Ugni o di Palombaro
021 - quota 1600 m, uscita dalla gola del Vallone d'Ugni o di Palombaro
022 - quota 1600 m, uscita dalla gola del Vallone d'Ugni o di Palombaro
023 - quota 1600 m, uscita dalla gola del Vallone d'Ugni o di Palombaro
024 - enorme masso con a sinistra un'oscura grotta
025 - risalendo il Vallone la Valle o Vallone d'Ugni o di Palombaro
026 - enorme masso con a sinistra un'oscura grotta
027 - risalendo il Vallone la Valle o Vallone d'Ugni o di Palombaro
028 - risalendo il Vallone d'Ugni o di Palombaro
029 - la sella tra il Monte d'Ugni e il Martellese, sede del Rifugio Martellese
030 - purtroppo la nebbia inizia a formarsi e a salire dal Vallone la Valle
031 - il Monte Forcone a sinistra e il Martellese al centro
032 - la sella tra il Monte d'Ugni e il Martellese, sede del Rifugio Martellese
033 - il Monte Acquaviva a sinistra e Cima delle Murelle a destra
034 - il Rifugio Martellese 2035 m
035 - il Rifugio Martellese 2035 m
036 - il Rifugio Martellese 2035 m
037 - il Rifugio Martellese 2035 m, Giuseppe
038 - il Forcone a sinistra e il Martellese al centro
039 - la via di salita sul Martellese
040 - la via di salita sul Forcone
041 - il Rifugio Martellese e il Monte d'Ugni
042 - la via di salita sul Monte d'Ugni
043 - cartelli escursionistici sul Martellese
044 - salendo verso il Martellese
045 - salendo verso il Martellese, vista del Rifugio Martellese e Monte d'Ugni
046 - Cima delle Murelle e Monte Acquaviva
047 - salendo verso il Martellese
048 - salendo verso il Martellese, uno sguardo alla Montagna d'Ugni
049 - salendo verso Cima Forcone, versante Occidentale
050 - il Martellese, versante Orientale
051 - Vallone dell'Acquaviva, Monte Acquaviva e Cima delle Murelle
052 - sulla sella (2200 m) tra il Martellese e Cima Forcone
053 - sulla sella (2200 m) tra il Martellese e Cima Forcone
054 - in discesa percorrendo la sterrata, nei pressi del Rifugio Montagna d'Ugni
055 - nei pressi del Rifugio Montagna d'Ugni
056 - la nebbia sempre in agguato
057 - all'ingresso del Rifugio Montagna d'Ugni, 1863 m
058 - curva di quota 1860 m, c'è una fonte con rubinetto, ottima acqua
059 - curva di quota 1860 m, c'è una fonte con rubinetto, ottima acqua
060 - curva di quota 1860 m, c'è una fonte con rubinetto, ottima acqua
061 - la sterrata è segnata dalla Forestale con lettera U1
062 - la sterrata passa sotto imponenti salti di roccia
063 - da quota 1730 m in giù i pini mughi lasciano il posto alla faggeta
064 - una strada secondaria con cartello escursionistico
065 - quota 1138 m, nei pressi c'è un rifugio chiuso
066 - Rifugio di Colle Strozzi, chiuso
067 - il punto dove la sterrata è chiusa al traffico
068 - imbocco del Vallone d'Ugni
069 - indicazioni nei pressi dell'imbocco del Fosso la Valle
070 - indicazioni nei pressi dell'imbocco del Fosso la Valle o Valle di Palombaro
071 - la fonte dove si parcheggia, ai piedi del Vallone d'Ugni o di Palombaro
072 - salendo verso il Martellese, vista della Cima delle Murelle e Monte
Acquaviva (escursione 2017, da foto 072 a 079)
073 - la cresta del Martellese
074 - l'ometto di pietre del Martellese
075 - dal Martellese vista della Cima delle Murelle a destra e del Monte Acquaviva a sinistra
076 - dal Monte Forcone vista del Martellese
077 - il Rifugio d'Ugni e il Monte d'Ugni
078 - particolare del Rifugio d'Ugni
079 - l'interno del Rifugio d'Ugni
047 - salendo verso il Martellese