da Pescasseroli al Monte Tranquillo (1841 m)
ritorno per l’Acerone
giro parzialmente ad anello
Itinerario ricco di soddisfazioni, molto vario, giro parzialmente ad anello. Si parte dal paese di Pescasseroli e si attraversano stupende faggete intervallate da altrettante belle radure erbose, la flora e la fauna è molto varia. Si tocca un antico fontanile, rifugi ricchi di storia e il Santuario di Monte Tranquillo chiamato anche Santa Maria in Tranquillo o Santa Maria della Serra.
La chiesa dedicata alla Madonna Nera fu edificata nei primi anni del XII secolo allo scopo di offrire rifugio ai pellegrini e viandanti che avevano la necessità di attraversare il Valico di Monte Tranquillo per passare dal versante abruzzese a quello laziale e viceversa. Distrutta da numerosi terremoti e dalla seconda guerra mondiale, l’edificio che fa parte del territorio del Comune di Pescasseroli, è stato riedificato nel 1956 grazie ai generosi contributi degli abitanti del borgo.
Per il ritorno all’auto si segue lo stesso percorso di salita, chi invece ha desiderio di avventura può compiere un interessante giro ad anello percorrendo il bosco della Valle Lopa dove si trova un secolare acero gigante (vive da oltre 500 anni). Quest’ultima parte dell’itinerario si svolge in un bosco dove, se non si hanno buoni strumenti di navigazione con registrata la traccia da seguire, c’è una buona probabilità di perdersi, quindi attenzione!!! Non ci sono segni che indicano la direzione, bisogna seguire la traccia GPX caricata precedentemente sul dispositivo satellitare.
da Pescasseroli fino al Santuario di Monte Tranquillo: 2.15 ore - ascesa 450 m - Km 6,5
tempo di ritorno stessa via: 1.30 ore
da Pescasseroli fino al Monte Tranquillo: 3.15 ore - ascesa 700 m - Km 8,5
tempo di ritorno per la stessa via 2 ore
tempo complessivo compreso il giro parzialmente ad anello: 6 ore - ascesa 800 m - Km 19
Percorso auto: dalla piazza di Pescasseroli (dove si trova il Comune) si prosegue in direzione di Opi. Alla rotatoria si segue la seconda strada (Via Fontana della Difesa) e si parcheggia su un grosso spiazzo sulla destra dopo aver percorso 300 metri (1147 m, ci sono impianti sportivi non più utilizzati).
Descrizione: A piedi si continua sulla strada asfaltata, che corrisponde al Sentiero Italia (SI), in direzione Sud; alla biforcazione di fronte all’Hotel Iris (c’è un cartello turistico che indica la via per il Santuario Madonna di Monte Tranquillo) si prende a destra e si passa accanto all’Agriturismo Maneggio Valle Cupa (che si lascia a destra). Subito dopo si trascura a destra il sentiero segnato C2 per Colle Carpio-Vallone Pesco di Lordo e si prosegue su stretta e dissestata sterrata fino a giungere su un largo spiazzo accanto a una grande fattoria. Fin qui si può arrivare in auto guadagnando poco tempo e poco dislivello.
Superato il cascinale si incontra il cartello di divieto di transito e l’inizio del sentiero C1 in comune con il SI (1191 m) che corrisponde alla carrozzabile per il Santuario di Monte Tranquillo. Si prosegue nel bosco e all’improvviso compare la grande Fonte della Difesa composta da due antichi fontanili (1240 m, 0.30 ore). Nei pressi c’è un cartello informativo che ci dice che stiamo percorrendo una parte del Sentiero dedicato a Erminio Sipari che corrisponde ai segnavia C1-C3-Q7.
Sipari, deputato al Parlamento e sottosegretario di Stato alla Marina, ricopre un ruolo fondamentale per la nascita del Parco Nazionale d’Abruzzo; prima, come propugnatore della sua istituzione e, poi, come Presidente dell’Ente autonomo.
A monte della fonte c’è una biforcazione di sentieri, si lascia il C1 che continua lungo la sterrata e si segue a sinistra il C3 (proseguendo per una decina di metri lungo il sentiero C1, al lato sinistro della carreggiata, c’è un interessante cippo del Corpo Forestale dello Stato, Anno 1953, con il suo bellissimo stemma araldico scolpito sulla pietra). Si sale, all’inizio su un sentiero pietroso poi si attraversa una larga radura, fino a raggiungere un rifugio che si vede da lontano, è la Baita Alpina Padre Terzi costruito dall’Associazione Nazionale Alpini nell’anno 2000 (1265 m). Si prosegue seguendo un largo sentiero lastricato e segnato con bandierine bianco-rosse. Raggiunto un dosso, sulla sinistra, tra gli alberi, si nota il Rifugio della Difesa costruito in cemento e accanto una casetta in legno adibita a chiesetta (in questo luogo soggiornò per oltre un decennio Suor Maria Pia Giudici con altre “Figlie di Maria Ausiliatrice”, 1278 m, 0.15 ore).
Ripresa la via segnata si continua nella faggeta vetusta, il fondo del sentiero, per alcuni tratti, è molto pietroso, sembra di camminare lungo un largo tratturo delimitato da muri a secco. Usciti nella radura erbosa di Campo Rotondo (1346 m, 0.20 ore) si trascura a sinistra il sentiero D4 che percorre la Valle Macina e ritorna a Pescasseroli e si continua a seguire il C3. Si rientra nel bosco e su una radura si vede un caratteristico crocifisso (1350 m), ancora avanti nel bosco e all’uscita di un’ennesima radura si incrocia la sterrata lasciata in precedenza nella località Fonte della Difesa (1432 m, 0.35 ore).
Si lascia la strada e si prosegue dritti seguendo il C3, si passa accanto ad un altro crocifisso con un Cristo “artistico” fatto di ferro e si giunge a sfiorare la carreggiata che sale al Santuario nel punto dove si trova un terzo artistico crocifisso (1440 m, 0.15 ore). Tagliando, sempre nel bosco, tutti i tornanti della strada di servizio all’edificio sacro si giunge presso il Santuario di Monte Tranquillo “purtroppo” chiuso a chiave. Si può vedere la piccola statua della Madonna Nera guardando dalle finestrelle che si trovano a fianco del portone d’ingresso (1597 m, 0.20 ore).
Stupendo il panorama sul Monte Marsicano, Monte Amaro di Opi, Monte Petroso, Balzo dei Tre Confini, Monte delle Vitelle e Schiena di Cavallo. Visitato l’esterno del grande Santuario si continua salendo un valloncello erboso in direzione Sud-Ovest e si giunge, rapidamente, sul ripiano erboso dove c’è un fontanile asciutto e il Rifugio di Monte Tranquillo, purtroppo in cattivo stato (1657 m, 0.15 ore). Un altro piccolo “sforzo” e si tocca il visibile Valico di Monte Tranquillo, punto di incrocio dei sentieri C3-SI-C5-Q7 (1688 m, 0.10 ore). Qui il panorama si allarga sul versante laziale, si notano i monti di Sora con la città sottostante e verso il versante abruzzese Pescasseroli e i suoi monti.
Si sale fuori sentiero senza via obbligata in direzione Est, si rimane sul crinale scegliendosi la via migliore, aiutati da gradini erbosi e senza nessuna difficoltà si guadagna la vetta dove c’è una croce di ferro verniciata di giallo (1841 m, 0.35 ore). Stupenda la vista su gran parte dei Monti del PNALM, sulla Maiella, sui Monti Ernici e sui monti di Frosinone e Latina.
Chi non è in possesso di uno strumento satellitare deve tornare indietro per la stessa via impiegando circa 2 ore. Chi invece sa utilizzare lo strumento satellitare e ha scaricato la traccia proposta in questa descrizione non deve far altro che seguirla. Dalla cima si scende in direzione Est Sud-Est prima su prati scoscesi poi entrando nella faggeta. Si rimane su una dorsale poco accentuata, quando questa inizia a farsi rocciosa e ripida si va a sinistra entrando nel fosso della Valle Lopa. Qui si intercetta il grande albero plurisecolare, che ha più di 500 anni, l’Acerone (1667 m, 0.20 ore).
Si prosegue seguendo il fondo del fosso, si passa una strettoia (1650 m) e si iniziano a vedere piccoli ometti di pietre che si seguono. Si continua a perdere quota fino a 1630 m dove si svolta a destra (sud) abbandonando in pratica la Valle Lopa. Si attraversa la dorsale seguita all’inizio della discesa e, aiutati, sempre di più, da evidenti ometti di sassi e da rami posti verticali si giunge in un punto dove si nota a sinistra un vallone stretto che sembra solcato da una sterrata (1544 m, 0.15 ore). Si lascia il sentiero segnato dagli ometti, che continua a mezza costa in direzione Sud-Est e si scende verso Est fino a seguire il fosso dal fondo pietroso utilizzato da trattori e mezzi 4x4.
Senza possibilità d’errore si esce su una radura (1453 m) dove si intercetta la sterrata che corrisponde al sentiero D5 che si segue a sinistra. Si passa tra verdissimi prati, belle faggete con qualche acero e si giunge alla biforcazione con la carreggiata in comune con il sentiero C1-SI (1410 m, 0.35 ore).
Si prende a sinistra, si sfiora a sinistra l’enorme prato di Campo Rotondo, si lascia a destra il sentiero segnato D5 (1385 m) e si giunge alla biforcazione con la strada bianca che a sinistra sale al Santuario di Monte Tranquillo (1425 m). Sempre avanti (Nord) si incontra il sentiero percorso all’andata (1432 m, 0.35 ore). Seguendo quest’ultima mulattiera si ritorna a Pescasseroli (1147 m, 1 ora).
mappa
grafico altimetrico
001 - Fonte della Difesa
002 - particolare della Fonte della Difesa
003 - termine del Corpo Forestale dello Stato lungo la strada Difesa-Monte Tranquillo
004 - il sentiero C1-C3-Q7 è dedicato a Erminio Sipari
005 - Baita Alpina Padre Terzi dell’Associazione Nazionale Alpini
006 - Rifugio della Difesa
007 - chiesetta di legno accanto al Rifugio
008 - targa in memoria di Suor Maria Pia Giudici
009 - verso il Santuario di Monte Tranquillo
010 - il primo crocifisso che si incontra
011 - il secondo crocifisso
012 - il terzo crocifisso
013 - il Santuario di Monte Tranquillo
014 - dal Santuario guardando verso il Monte Marsicano
015 - la porta d’ingresso del Santuario
016 - particolare di una delle lapide all’ingresso del Santuario
017 - la seconda lapide
018 - l’interno del Santuario con la Madonna Nera
019 - il Rifugio di Monte Tranquillo con il fontanile secco e il Valico omonimo
020 - particolare del Rifugio di Monte Tranquillo (ha urgente bisogno di manutenzione)
021- salendo verso Monte Tranquillo, uno sguardo su Sora, i Monti Ernici e i monti tra
Frosinone e Latina
022 - sulla vetta del Monte Tranquillo raggiunta anche da un biker
023 - il “cuore del Parco”, da sinistra il Monte Amaro di Opi, la Camosciara, il Petroso e
le Mainarde
024 - Pescasseroli e il Marsicano
025 - la cresta verso il Rifugio di Iorio