Percorsi vari
Croce del Pratomagno
Croce del Pratomagno
da Rocca Ricciarda frazione del comune di Loro Ciuffenna (Arezzo)
Introduzione:
Magnifico massiccio toscano che ha sul punto più alto, 1594 m, una enorme Croce visibile da molto lontano. La montagna divide il Casentino (Nord-Est), valle dove scorre il primo tratto del Fiume Arno che nasce dal Monte Falterona, dal Valdarno (Sud-Ovest), dove scorre il secondo tratto del Fiume da Arezzo a Firenze.
Descrivo tre escursioni con base di partenza Rocca Ricciarda: Traccia GPX
la prima dopo aver raggiunto la grande Croce monumentale, alta circa 20 metri e inaugurata il 2 Settembre del 1928, compie un giro in senso antiorario sullo stupendo prato d’altura per poi scende nel bosco fino al punto di partenza.
Tempo del giro ad anello 7 ore - ascesa 1050 m - Km 18
la seconda dalla Croce compie un bel percorso di cresta in direzione Sud-Est per poi tornare indietro con piccole deviazioni
Tempo complessivo dell’escursione: 6,15 ore - ascesa 1250 m - Km 18
la terza sempre dalla Croce percorre il prato d’altura in direzione Nord-Ovest ed è simile alla prima ma più lunga
Tempo del giro 9 ore - ascesa 1300 m - Km 24
la traccia GPX pubblicata comprende tutte le 3 escursioni.
Escursione effettuata a Luglio 2018
Sentieri segnati con bandierine bianco-rosso
Cartina da consultare:
CARTA DEI SENTIERI E TURISTICA 31-32 - MASSICCIO DEL PRATOMAGNO - ALTO CASENTINO E VALDARNO - Scala 1:25.000 - Edizioni Multigraphic - Firenze
Percorso auto:
Dall’Autostrada del Sole A1 o Strada Europea E35 si esce al casello di Valdarno (San Giovanni Valdarno-Montevarchi-Terranuova Bracciolini). Si prosegue per Terranuova Bracciolini, Loro Ciuffenna, Strada Comunale di Modine, Rocca Ricciarda.
Ci sono numerose rotatorie ed è difficile trovare subito la strada giusta se non si ha un navigatore satellitare, basta impostare Rocca Ricciarda sullo strumento e questo ci guiderà senza nessun problema.
La via termina nel borgo fortificato, quota 943 m, dove ci sono pochi parcheggi, conviene lasciare l’auto su uno spiazzo, sulla destra, cinquecento metri prima del paese, poco dopo aver attraversato su un ponte il fosso dove scorre il Torrente Ciuffenna; sulla sinistra c’è una fontana con ottima acqua, quota 900 m.
Nota:
la visita al borgo fortificato e al poggio sul quale si trovava la Rocca Medievale (ottima la visuale sulla Croce del Pratomagno) richiede circa 30 minuti
Descrizione prima escursione:
A piedi si percorre la strada asfaltata fino al paese (vedi Nota:). Sulla piccola piazzetta poco prima di entrare nel borgo si prende una strada sterrata che scende a sinistra, c’è una tabella con frecce escursionistiche dove c’è scritto Via del Castagno e, più avanti, su un palo di legno iniziano i segni bianco-rosso del sentiero numero 21 del CAI.
Prima di attraversare su un ponte un fosso dove scorre acqua a sinistra si nota una caratteristica costruzione, è un antico mulino chiamato Mulino della Rocca Ricciarda “Marcello Venturi”. Superata la gola si giunge ad un bivio dove si lascia la sterrata per prendere a sinistra una mulattiera che si inerpica sulla montagna.
Si sale a serpentina tra alberi di castagno, la via in alcuni tratti è selciata; da piccole radure si intravede Rocca Ricciarda. Si passa un bottino e si continua a salire ripidamente tra castagneti e altri generi d’alberi. Si lascia a destra una capanna metallica utilizzata per la raccolta delle castagne e più in alto si fa un lungo traverso a sinistra fino a costeggiare a destra una ampia radura di terreno arato che viene utilizzato per la semina delle patate, quota 1200 m circa.
Qui si notano le tracce dei mezzi che vengono impiegati per lavorare il terreno, basta seguirle per una ventina di metri e si esce su una strada sterrata che bisogna seguire a destra (fin qui: 1,15 ore - ascesa 350 m - Km 2,6).
Percorse poche centinaia di metri si giunge ad un altro incrocio con una sterrata dal fondo leggermente migliore (utilizzabile sempre da mezzi fuoristrada) che si prendere in salita a sinistra (ci sono cartelli escursionistici). Oltrepassata una sbarra chiusa si arriva ad un terzo bivio, nei pressi di un tornante, con una strada ancora più larga delle prime due e dal fondo buono; da qui la grande Croce è molto visibile.
Di fronte ci sono delle rocce dove c’è una piccola lapide metallica che ricorda un Agente Scelto Forestale. Si piega a sinistra e subito dopo si abbandona la larga strada per andare a destra e risalire il costone erboso, poi boscoso e ancora erboso, Sud-Sud-Ovest, della vetta del Pratomagno che si raggiunge compiendo strette serpentine data la ripida salita, quota 1594 m. (dall’auto: 2,20 ore - ascesa 700 m - Km 4,4).
Dalla Croce si segue il sentiero 00 in direzione Nord e in pochi minuti si raggiunge il Monte Pianellaccio, quota 1593 m, dove si trova un rifugio, un impianto di telecomunicazione dei Vigili del Fuoco e un cippo dedicato al trasvolatore Herbert John Hinkler
(Herbert Bert John Louis Hinkler è stato un pioniere dell'aviazione e inventore australiano. Eroe della prima guerra mondiale e trasvolatore, durante un tentativo di trasvolata dall'Inghilterra all'Australia si schiantò, a 41 anni, sul monte Pratomagno l'8 gennaio 1933. È sepolto nel Cimitero degli Allori a Firenze…. tratto da Wikipedia).
Sempre avanti si piega a sinistra (Nord-Nord-Ovest), si scende alla massima depressione (1460 m), passando su un ponte sotto al quale c’è una sterrata e si risale dall’altra parte sul Poggio Varco di Castelfranco, c’è una croce di ferro, quota 1516 m (è da notare che il sentiero 00 aggira tutte le cime quindi bisogna lasciarlo per poi riprenderlo dall’altra parte della vetta).
Si scende ancora, sempre nella stessa direzione, fino al Varco alla Vetrice (1457 m) dove il sentiero si biforca; lo 00 prosegue a destra mentre a sinistra inizia il sentiero 20. Lasciando momentaneamente i due sentieri si sale dritti fino a raggiungere la cima Poggio del Lupo, quota 1515 m; qui passa la traccia del gasdotto, coperta da erba e fiori (dalla Croce del Pratomagno: 1,15 ore - ascesa 170 m - Km 3,3).
Ritornati al Varco alla Vetrice si prosegue lungo il sentiero 20, direzione Sud-Ovest, entrando subito nel bosco. Ad una biforcazione segnalata da frecce di legno si continua dritti, oltrepassate le località boscose Poggio Uomo Morto (1456 m) e Poggio Donna Morta (1401 m), si cammina per un tratto sopra il prato del gasdotto con possibilità di salire sul masso di Poggio Massa Ladronaia, quota 1385 m, poi si rientra nel bosco lasciando il gasdotto a sinistra.
In pochi minuti si giunge presso un quadrivio di strade sterrate, quota 1280 m. Proseguendo dritti la strada sale di qualche metro e poi scende fino all’impianti di telecomunicazione di Poggio Montrago, quota 1281 m, poco prima c’è una capanna di legno utilizzata per il controllo antincendio (dal Poggio del Lupo: 1 ora - ascesa 50 m - Km 3,2).
Ritornati al quadrivio si segue la strada sterrata in direzione Est, superata una sbarra si sale di pochi metri aggirando il costone Sud di Poggio Massa Ladronaia occupato dal gasdotto. Entrati nel bosco si inizia a scendere fino alla località Pianaccio dove c’è un bel rifugio, quota 1270 m, sempre nel bosco si segue la sterrata in discesa fino al bivio di quota 1245 m; con una deviazione a sinistra in pochi minuti si raggiunge la Fonte del Pianaccio, quota 1235 m.
Ritornati sulla sterrata principale si continua a scendere; a quota 1015 m si passa accanto ad un laghetto antincendio e più in basso si intercetta la strada sterrata che a sinistra riporta all’auto (da Poggio Montrago: 2,20 ore - ascesa 100 m - Km 7,3).
Descrizione seconda escursione:
Raggiunta la Croce del Pratomagno, come descritto nella prima escursione (da Rocca Ricciarda: 2,20 ore - ascesa 700 m - Km 4,4), si prosegue in direzione Sud-Est seguendo l’evidente traccia numero 00 che prende quella direzione. Si scende di qualche decina di metri e poi si risale, passando in una zona umida, “Pozza Nera” impluvio di acqua sorgiva e piovana, quota 1500 m, fino a raggiungere la massima elevazione di quota 1548 m, Poggio Massarecci (dalla Croce: 0,45 ore - ascesa 100 m - Km 2,7).
Ancora avanti cambiando progressivamente direzione che diventa Sud-Sud-Est, su facile pendio erboso, si tocca la Cima Bottigliana 1455 m (da Poggio Massarecci: 0,30 ore - ascesa 150 m - Km 1,8)
Tempo di salita da Rocca Ricciarda: 3,30 ore - ascesa 950 m - Km 9
Tempo di ritorno da Poggio Massarecci alla Croce: 1,15 ore - ascesa 300 m - Km 4,5
Tempo di discesa dalla Croce a Rocca Ricciarda: 1,30 ore - Km 4,4
Descrizione della terza escursione:
Nota:
giro ad anello simile alla prima descrizione
Dalla Croce del Pratomagno (da Rocca Ricciarda: 2,20 ore - ascesa 700 m - Km 4,4) si segue il sentiero 00 in direzione Nord e in pochi minuti si raggiunge il Monte Pianellaccio, quota 1593 m, dove si trova un rifugio, un impianto di telecomunicazione dei Vigili del Fuoco e un cippo dedicato al trasvolatore Herbert John Hinkler
Sempre avanti si piega a sinistra (Nord-Nord-Ovest), si scende alla massima depressione (1460 m), passando su un ponte sotto al quale c’è una sterrata e si risale dall’altra parte sul Poggio Varco di Castelfranco, c’è una croce di ferro, quota 1516 m.
Si scende ancora, sempre nella stessa direzione, fino al Varco alla Vetrice (1457 m) dove il sentiero si biforca; lo 00 prosegue a destra mentre a sinistra inizia il sentiero 20. Lasciando momentaneamente i due sentieri si sale dritti fino a raggiungere la cima Poggio del Lupo, quota 1515 m; qui passa la traccia del gasdotto, coperta da erba e fiori (dalla Croce del Pratomagno: 1,15 ore - ascesa 170 m - Km 3,3).
Tornati al Varco alla Vetrice si prosegue in direzione Nord-Ovest; più avanti il sentiero 00 segue il prato di cresta dove passa il gasdotto; si scende al Varco di Gastra, quota 1393 m e si risale dall’altra parte, passando vicino ad un enorme cumulo di pietre, sul Poggio Uomo di Sasso, quota 1537 m (tra andata e ritorno dal Varco alla Vetrice: 2 ore - ascesa 250 m - Km 6).
Dal Varco delle Vetrice si prosegue lungo il sentiero 20, direzione Sud-Ovest, entrando subito nel bosco. Ad una biforcazione segnalata da frecce di legno si continua dritti, oltrepassate le località boscose Poggio Uomo Morto (1456 m) e Poggio Donna Morta (1401 m), si cammina per un tratto sopra il prato del gasdotto con possibilità di salire sul masso di Poggio Massa Ladronaia, quota 1385 m, poi si rientra nel bosco lasciando il gasdotto a sinistra.
In pochi minuti si giunge presso un quadrivio di strade sterrate, quota 1280 m. Proseguendo dritti la strada sale di qualche metro e poi scende fino all’impianti di telecomunicazione di Poggio Montrago, quota 1281 m, poco prima c’è una capanna di legno utilizzata per il controllo antincendio (dal Poggio del Lupo: 1 ora - ascesa 50 m - Km 3,2).
Ritornati al quadrivio si segue la strada sterrata in direzione Est, superata una sbarra si sale di pochi metri aggirando il costone Sud di Poggio Massa Ladronaia occupato dal gasdotto. Entrati nel bosco si inizia a scendere fino alla località Pianaccio dove c’è un bel rifugio, quota 1270 m, sempre nel bosco si segue la sterrata in discesa fino al bivio di quota 1245 m; con una deviazione a sinistra in pochi minuti si raggiunge la Fonte del Pianaccio, quota 1235 m.
Ritornati sulla sterrata principale si continua a scendere; a quota 1015 m si passa accanto ad un laghetto antincendio e più in basso si intercetta la strada sterrata che a sinistra riporta all’auto (da Poggio Montrago: 2,20 ore - ascesa 100 m - Km 7,3).
cartina 1-4
cartina 2-4
cartina 3-4
cartina 4-4
001 - Rocca Ricciarda frazione del comune di Loro Ciuffenna (Arezzo)
002 - Rocca Ricciarda
003 - un’edicola sacra all’ingresso di Rocca Ricciarda
004 - da Rocca Ricciarda vista della Croce del Pratomagno
005 - un antico mulino
006 - particolare dell’antico mulino
007 - storia del mulino
008 - il sentiero per la Croce del Pratomagno
009 - alcuni tratti del sentiero è selciato
010 - Rocca Ricciarda vista salendo verso la Croce del Pratomagno
011 - segnaletica
012 - la sterrata che sale verso la Croce del Pratomagno
013 - la sbarra per evitare passaggi di jeep non autorizzate
014 - in alto a sinistra la Croce del Pratomagno
015 - una piccola lapide al ricordo di un Agente Scelto della Forestale
016 - il sentiero che conduce presso la Croce del Pratomagno
017 - in vista della Croce
018 - ultimo tratto su prato ripido
019 - la grande Croce
020 - particolari della grande Croce
021 - la Croce del Pratomagno 1594 m
022 - la Croce visibile da molto lontano
023 - particolare, quota 1549 m
024 - un impianto di telecomunicazione dei Vigili del Fuoco e a sinistra il Cippo Hinkler
025 - particolare dell’impianto di telecomunicazione del Monte Pianellaccio 1593 m
026 - un rifugio nei pressi della cima del Monte Pianellaccio
027 - segnaletica escursionistica
028 - il rifugio e il Cippo Hinkler
029 - particolare del Cippo
030 - lapide del Cippo Hinkler
031 - il Cippo, il rifugio e la Croce
032 - cavalcata di cresta sul prato di altura del Pratomagno
033 - Croce del Poggio Varco di Castelfranco 1516 m
034 - Cima Poggio del Lupo 1515 m
035 - da Poggio del Lupo al Poggio Montrago ritornando verso Rocca Ricciarda con un giro
ad anello
036 - si segue un tratto del gasdotto
037 - particolare del prato dove passa il gasdotto
038 - Poggio Massa Ladronaia 1385 m
039 - segnaletica escursionistica nei pressi di un quadrivio di strade sterrate
040 - Poggio Montrago, capanna per l’osservazione antiincendio
041 - impianti di telecomunicazioni di Poggio Montrago 1281 m
042 - incrocio visto provenienti da Poggio Montrago, si prosegue dritti
043 - il costone occupato dal gasdotto
044 - il bosco scendendo verso Rocca Ricciarda
045 - il rifugio del Pianaccio
046 - particolare del rifugio
047 - la Fonte del Pianaccio
048 - Rocca Ricciarda e la Croce del Pratomagno
049 - un laghetto antincendio
050 - particolare del laghetto
051 - sbarra poco prima della strada asfaltata per Rocca Ricciarda
052 - incrocio con la strada asfaltata
053 - la Croce del Pratomagno vista da Sud
054 - percorrendo il sentiero 00 dalla Croce del Pratomagno in direzione Sud
055 - strani massi sul prato
056 - una lapide su un masso
057 - località Pozza Nera
058 - il bellissimo prato di cresta
059 - in fondo, a sinistra, la Croce del Pratomagno vista da Cima Bottigliana
060 - percorrendo il sentiero 00 dalla Croce del Pratomagno in direzione Nord
061 - il sentiero 00 molto evidente
062 - in fondo Poggio Uomo di Sasso
063 - particolare della cresta erbosa e colorata
064 - in alto un mucchio di sassi
065 - nei pressi del Poggio Uomo di Sasso
066 - particolare del mucchio di sassi
067 - Poggio Uomo di Sasso
068 - in fondo la Croce del Pratomagno vista dal Poggio Uomo di Sasso
069 - sentieri del Pratomagno, molto frequentati
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Ultima modifica: 30 Aprile 2018